Ortles: 1804 – la prima ascensione

Publiziert in 25 / 2004 - Erschienen am 30. Juni 2004
Il 27 settembre 1804 Josef Pichler, cacciatore di camosci in servizio al castello di Coira a Sluderno, salì per la prima volta sulla cima dell’Ortles, che già nel 1774 il cartografo Peter Anich aveva definito come la più alta cima del Tirolo (3905 m). La via scelta dal Pichler, una lunga cresta rocciosa che sovrasta Trafoi, oggi non viene quasi più percorsa, perché troppo esposta e pericolosa. La via normale parte da Solda e dopo aver toccato il rifugio Payer a 3020 m di quota, porta in vetta attraverso un lungo tratto su ghiacciaio. Dalla cima di questo gigante si gode di un panorama grandioso a 360° che comprende decine, forse centinaia, non so quante, cime che superano i 3000 metri. In Scozia le cime che superano i 3000 piedi (914 m) sono esattamente 284. Esse furono scalate e catalogate, tutte, da Sir Hugh Munro of Lindertis nel 1891. Questi monti vengono detti Munros e chi li scala tutti può fregiarsi del titolo di Munroist. Viene quasi da sorridere pensando a quelle cime così basse rispetto a quelle venostane, a loro volta insignificanti rispetto ai colossi himalajani, ma la cosa più importante per gli alpinisti non è l’altezza assoluta, bensì lo spirito con il quale si sale e ci si aggira tra cime e valichi per godere di paesaggi che offrono sensazioni e panorami unici in tutte le regioni montuose della terra. Continuiamo quindi a compiere le nostre escursioni con prudenza e rispetto e se non riusciremo a raggiungere tutti i tremila della Val Venosta, che ripeto non so quanti siano, e non potremo fregiarci di un titolo particolare, poco importa…
Gianni Bodini

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